mercoledì 1 giugno 2011

Manutenzione e diagnostica del PC

Smontare e riassemblare il PC


Per prima cosa occorre assicurarsi che tutti i collegamenti dei componenti siano a posto, lo si può fare inserendo qualcosa che sicuramente funziona. Eseguire il ripristino è sempre un buon aiuto per verificare se il problema ancora sussiste, quindi occorre prestare attenzione sugli elementi precedentemente aggiunti o rimossi. Verificare che i driver siano aggiornati. Particolare attenzione va riposta verso il CMOS, che conserva le principali informazioni di configurazione del PC. Eseguire il back up è sempre buona norma.

Manutenzione preventiva

Non devono esserci elementi riscaldanti collegati alla stessa presa del PC. In generale è preferibile una presa dedicata solo al computer e alle sue periferiche. Molto meglio un alimentatore con filtro che aspira l’aria dal pannello posteriore, piuttosto ché da quello anteriore. Sembra paradossale ma lasciare sempre acceso il PC risolve molti problemi e ne allunga la vita.

Installare una nuova scheda

Di grande importanza è la filosofia “plug and play”: configurazione automatica; ogni scheda comunque, può generare un conflitto di attribuzione con le altre; ciò che succede è che due o più elementi possono “rivendicare la stessa identità” ed in pratica non funzionare entrambi.

«In un PC viene installato un modem interno; il modem non riesce a funzionare. Inoltre, il mouse, che funziona regolarmente, non funziona più. Che cosa è necessario fare? … Tutti i computer moderni sono prodotti con due porte seriali, chiamate COM1 e COM2 … la porta COM [del modem] è stata, probabilmente, impostata dal costruttore in modo che si comporti come una COM2, ma nel sistema è già presente [con molta probabilità è proprio quella del mouse]. Esistono due modi per risolvere il problema. Primo, si potrebbe disabilitare una delle due porte … Secondo, si potrebbe configurare la nuova porta COM … facendola diventare una terza porta [COM3] è sufficiente assegnare una IRQ disponibile alla porta COM. E’ necessario muovere un ponticello … [o un interruttore DIP] o far girare un programma che consente di assegnare risorse diverse da quelle precedentemente impostate». (Mark Minasi, The Complete PC Upgrate & Maintenance Guide, SYBEX Inc., 2004

Indirizzi I/O
Li utilizza la scheda per comunicare con la CPU che assegna delle sorte di “caselle postali” assegnate a ciascuna scheda attraverso una numerazione esadecimale. Nel caso venisse assegnato uno stesso I/O per due schede diverse si può rimediare attraverso il device manager (gestione risorse) di Windows: doppio click su “gestione risorse” (in cima alla lista risorse) e andare su “input/output (I/O)”. Oppure si può andare nel System Information: start/programmi/accessori/System Tools/System Information.

Canali DMA
Bypassano la CPU comunicando direttamente da scheda a RAM e viceversa. La scheda manda una richiesta di autorizzazione: “DREQ”, e la CPU risponde con un “DACK” che autorizza il DMA.

Scheda/Bus/richiesta DMA/CPU/(DREQ)
CPU/Bus/riconoscimento DMA/(DACK)


Con il Bus Mastering è possibile addirittura comunicare direttamente tra periferiche.


IRQ
Sono richieste di interruzione che il dispositivo manda alla CPU per “farsi ascoltare”. Questo permette il funzionamento dei sistemi moderni multi-tasking. Prima la CPU eseguiva solo il Polling, che consisteva nell’interrogare la periferica in attesa che eseguisse gli ordini. Si tenga sempre presente che tutto questo è possibile grazie ai Canali I/O assegnati dal BIOS, senza i quali non possono avvenire le comunicazioni. Con gli IRQ la scheda “chiama” la CPU quando ha finito il lavoro ed è pronta per ricevere nuove istruzioni. In questo modo i tempi di attesa del polling vengono sfruttati per servire le altre periferiche.

«Viene installata una scheda audio nel sistema e sembra che funzioni bene. Ma ora non è più possibile stampare da Windows senza arresti del sistema. Che cosa è necessario fare? … La scheda audio ha bisogno di una IRQ. Molte schede audio sono impostate per utilizzare l’IRQ7». (Ibidem

Questo però è solitamente assegnato alla prima porta parallela LPT1, ovvero appartiene alla stampante. Oggi i moderni sistemi operativi permettono di evitare questo tipo di problemi.

Riconoscere una scheda difettosa

Controllare la configurazione del sistema; controllare la cosa più semplice (siamo sicuri che il cavo dell’alimentatore fosse attaccato?); riassegnare le risorse (IRQ, DMA, I/O, ecc.); se tutto è ben posizionato e il problema non è il software, allora abbiamo molto probabilmente una scheda difettosa. Se il sistema operativo si avvia si possono fare dei controllo con un buon programma di diagnostica, come il PC-Tecnician della Windsor Technologies. Bisogna sempre controllare che tutti i driver siano aggiornati. Avere due macchine a disposizione è un grande aiuto per verificare quale componente sia difettoso; in alternativa si può utilizzare un solo PC con la tecnica “min/max”: si rimuovono tutti i componenti tranne l’alimentatore, la scheda madre, gli altoparlanti. Anche ascoltare i “bip” della macchina aiuta, specialmente quando si comincia ad avere una certa esperienza.

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